Lorenzo Mullon
- 13/02/2014 13:02:00
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Oh, finalmente una riflessione condivisibile sul dolore. Davvero condivisibile? Mah... Usare lo strumento del ragionamento in realtà non risolve quasi nulla, bisogna entrare nel corpo e svelare le emozioni che ci inchiodano al dolore. Lo può fare solo la poesia. La filosofia è mistificazione. A meno che i filosofi non si trasformino in poeti, ma questa è unaltra storia. La cosa grottesca è che purtroppo i poeti per primi non sono consapevoli del significato della poesia. Pochissimi. E finiscono per diventare sudditi della filosofia. Prendiamo esempio da Ungaretti, in quella trasformazione della trincea in paradiso ci sono tutti gli insegnamenti che ci servono. Grazie per la proposta, veramente interessante.
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Cristina Bizzarri
- 18/07/2013 14:30:00
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Certo, anche scrivere cose sulla carta è volontà. Esiste una volontà che non sia di potenza? Forse la volontà di parlarne, la volontà di non essere volontà. E in questo voler non volere è racchiusa tutta la filosofia orientale e, credo, il messaggio di Gesù, dallindicazione di fare come gli uccelli del cielo, o come i gigli nei campi, alla totale sottomissione alla "volontà" di Dio. Cioè alla "volontà" di ciò che è, al De - stino della terra, immerso in un Destino più grande. È anche vero che noi qui siamo, con le nostre piccole ma necessarie vite. E a questo non si sfugge.
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